Matrimonio: la scelta migliore


“Precarietà” è un termine che sentiamo sempre più spesso e che sta invadendo a poco a poco la nostra vita, si sta insinuando nel nostro lavoro e forse anche nei nostri affetti più cari. La società di evolve e con essa anche i nostri punti di vista, ma dall’altro lato questi cambiamenti ci spiazzano, abbiamo bisogno di ritrovarci in luoghi, ruoli, pensieri, affetti, cerchiamo stabilità, certezze, ed ecco allora che ci rivolgiamo al “matrimonio”, istituto giuridico da cui scaturiscono diritti e doveri tra i coniugi regolato da una serie di norme contenute nel codice civile.


Una volta si sentiva dire spesso che il matrimonio è solo un certificato, un fatto burocratico non necessario per una coppia che si ama e che non deve dimostrare niente a nessuno. Ma da allora i tempi sono cambiati, sempre più spesso ci imbattiamo in situazioni inverosimili, ad esempio donne che dopo tanti anni di convivenza con un partner da cui hanno avuto anche dei figli, non possono percepire la pensione in caso di morte di questo ultimo. 



Recentemente anche Vasco Rossi ha capitolato, ed ha annunciato che si sposerà il 7 luglio per “tutelare la sua compagna”, Luisa Ranieri si è sposata recentemente con Luca Zingaretti dichiarando di voler  “tutelare la figlia”, e che dire della situazione in cui si è venuto a trovare il compagno di Lucio Dalla, spiazzato dopo la morte del cantante, senza nessuna tutela giuridica. 
Solitamente per due fidanzati il periodo di convivenza è caratterizzato dalla mancanza di vincoli, regole, dove ognuno mantiene la propria libertà, ma è anche considerato un periodo di prova che permette ad entrambi di valutare bene se sposarsi o meno, in quanto il matrimonio è considerato una scelta importante, che deve essere fatta a ragion veduta e quasi sempre prima di mettere al mondo dei figli.




Ultimamente grazie alla normativa comunitaria in particolare al Regolamento n. 44/2001 del Consiglio dell’Unione Europea del 22 dicembre 2000 di concerto con il Regolamento del Consiglio dell’Unione Europea del 27 novembre 2003 relativo alla competenza, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale, la coppia che decide di divorziare può farlo in due o tre mesi spostandosi all’estero per poche settimane, per ottenere la sentenza di divorzio che poi attraverso i vari iter burocratici verrà trascritto nel comune di residenza. 
Quindi il matrimonio conferisce maggior tutele ad entrambi i partner ed eventualmente anche ai figli, tuttavia in caso di volontà dei coniugi di porre fine al matrimonio, le nuove normative comunitarie permettono alla coppia di ottenere il divorzio in tempi ragionevoli e ricominciare una nuova vita. 

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