Poesia d’amore: Mi strugge l’anima di Cesare Pavese
Mi strugge l’anima perdutamente il desiderio d’una donna viva, spirito e carne, da poterla stringere senza ritegno e scuoterla, avvinghiato il mio corpo al suo corpo sussultante, ma poi, in altri giorni più sereni, starle d’accanto dolcemente, senza più un pensiero carnale, a contemplare il suo viso soave di fanciulla, ingenuo, come avvolto in un dolore e ascoltare la sua voce leggera parlarmi lentamente, come in un sogno…