Poesia d’amore: Mi strugge l’anima di Cesare Pavese
Mi strugge l’anima
perdutamente
il desiderio d’una
donna viva,
spirito e carne, da
poterla stringere
senza ritegno e scuoterla,
avvinghiato
il mio corpo al suo
corpo sussultante,
ma poi, in altri giorni
più sereni,
starle d’accanto
dolcemente, senza
più un pensiero
carnale, a contemplare
il suo viso soave di
fanciulla,
ingenuo, come avvolto
in un dolore
e ascoltare la sua voce
leggera
parlarmi lentamente,
come in un sogno…
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