Il nuovo ruolo dei padri
Dopo aver riposto nel
cassetto il ruolo di padre-padrone, i padri sono alla ricerca di una nuova
identità, una nuova posizione accanto ai figli, ma quale?
Il ruolo del padre
autoritario che si occupava solo di esprimere regole e che basava il suo
intervento su un distacco emotivo si è rivelato perdente, ma all’orizzonte
appaiono altre figure ricoperte da errori più o meno marcati: il padre
affettuoso che da grande importanza alla vicinanza emotiva,tuttavia trascura il
lato educativo; il padre giocoso che si pone nei confronti del figlio come un
amico, facendo venire meno il rapporto di sana gerarchia necessario con i
figli; il padre mammo che imita lo stile della mamma invece di far valer il
proprio, privando il figlio della possibilità di apprendere un doppio
linguaggio affettivo; il padre assente fisicamente.
La ricerca del nuovo ruolo è
imposta anche dal cambiamento della società infatti l’aumento delle donne nel
mondo del lavoro ha ridimensionato i ruoli genitoriali e il coinvolgimento dei
padri nelle cure parentali sia per qualità che per quantità.
Dai dati dell’ultima
indagine Istat sulla distribuzione delle incombenze domestiche all’interno
delle famiglie italiane scaturisce che il carico della cura dei figli spetta
per il 75,6 per cento del totale alle donne se non occupate e per il 65,8% se
lavoratrici. Le incombenze dei genitori si differenziano anche per il tipo di
mansioni: sulle madri grava la gran parte del lavoro di accudimento e sorveglianza dei bambini nonché la supervisione
delle attività scolastiche, mentre i padri si occupano soprattutto di attività
ricreative.
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