Federico II di Svevia: un grande imperatore
" Qui con più di mille giaccio:
qua dentro è 'l secondo
Federico "
(parole di Farinata degli Uberti, posto nel girone degli eretici o
degli epicurei, Dante Alighieri, Inf.
X 118-119)
Federico II nacque a Jesi nelle Marche, il 26 dicembre del
1194. Sua madre era Costanza d’Altavilla che partorì a Jesi per caso, infatti
si fermò in quella terra mentre stava per raggiungere suo marito, l’imperatore
Enrico VI che si trovava in Sicilia. Su questa nascita si scatenarono diverse
leggende e maldicenze, alimentate da una serie di circostanze: Costanza aveva
quasi quarant’anni al momento del parto e da ben nove era sposata senza eredi,
un bambino concepito così tardi, da una madre che si diceva uscita dal
monastero destava stupore. Qualcuno diceva che era nato dall’unione con un
macellaio. Federico per i primi tre anni crebbe a Foligno, in Umbria, e
ricevette i nomi dei due nonni: Federico ( come il Barbarossa) e Ruggero (come
il fondatore della monarchia normanna in Sicilia). Suo padre lo vide per la
seconda volta in occasione del battesimo e poi morì nel 1197, Federico si
spostò in Sicilia dalla madre che morì un anno dopo il suo arrivo.
Il bambino
era orfano e sotto la tutela del papa, visse per circa quindici anni in
Sicilia, dove coesistevano senza molti attriti musulmani, cristiani latini e
greci e un buon numero di Ebrei. E’ lecito pensare che a Palermo, il giovane
abbia ricevuto un’educazione non tradizionale: c’è forse anche un filosofo
arabo tra i suoi precettori, infatti a Palermo non mancavano intellettuali
capaci di iniziare il fanciullo al gusto della filosofia e delle scienze,
facendone un sovrano diverso da quelli del suo tempo. Le sue conoscenze
linguistiche stupivano i contemporanei: parlava correntemente il tedesco,
l’italiano, aveva discreta padronanza del latino e del greco e perfino qualche
conoscenza della lingua araba. All’età di soli quattordici anni Federico si
proclamò maggiorenne e si sposò con Costanza d’Aragona, questa l'unione fu
frutto di un progetto diplomatico del suo tutore, papa Innocenzo III, Costanza
era già alle seconde nozze ed era di circa dieci anni più anziana del marito.
Federico fu incoronato tre volte, a Magonza come re di Germania, ad Aquisgrana
come re dei Romani e in Italia per ricevere la corona imperiale.
Amava la caccia soprattutto
con i falconi, ma anche la filosofia e la poesia. L’imperatore commissionava
opere d’arte favorendo la produzione e la circolazione di manufatti, inoltre
era protettore di artisti e studiosi. Nelle sue numerose residenze si
raccoglieva il meglio della produzione artistica dell’epoca: mosaici, pitture,
rivestimenti marmorei e decorazioni scultoree.
Federico era affascinato dalle meraviglie tecnologiche, nel Palazzo
reale di Palermo era installato un orologio idraulico: il congegno animava la
statuetta di una fanciulla che lasciava cadere sfere di cristallo su cembali di
bronzo per scandire le ore alla morte di Costanza, Federico, probabilmente
sempre per ragioni politiche e mantenendo l'avallo papale, si unì in matrimonio
prima con Jolanda (o Isabella) di Brienne e poi, morta questa, con Isabella
d'Inghilterra. Federico II è stato accusato di scarsa moralità perché oltre ad
avere avuto tre mogli, ha avuto anche amanti e concubine, ma ciò capitava
frequentemente nei ceti elevati di quell'epoca. Probabilmente il vero amore
dell’imperatore fu Bianca Lancia,
appartenente alla famiglia dei Lancia (o Lanza), molto in vista nella corte di
Federico, alcuni critici mettono in discussione la sincerità del sentimento. Tuttavia
è certo che da questa unione, forse trasformata in matrimonio negli ultimi anni
di vita, nacque a Venosa, Manfredi di Sicilia, il figlio preferito di Federico.
L'imperatore ebbe nove figli: quattro femmine e cinque maschi, per le femmine
Federico combinò ottimi matrimoni, mentre ai maschi assegnò incarichi politici
o militari. La leggenda dice che all’imperatore fosse stata fatta una profezia
sulla sua morte, egli sarebbe deceduto in un paese contenente la parola
"fiore", ma quando fu informato del nome del borgo in cui malato era
stato condotto per le cure necessarie, Castel Fiorentino per l'appunto, Federico,
comprese e accettò l’imminenza della fine verificatasi il 13 dicembre 1250.
tratto da:
- wikipedia;
- Clio Dossier di Mario Palazzo e Margherita Bergese
Commenti
Posta un commento