Coppie celebri: Lancillotto e Ginevra, il simbolo dell’amor cortese
“Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lancilotto come amor lo strinse;
soli eravamo e sanza alcun sospetto.
Per più fiate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;
ma solo un punto fu quel che ci vinse.
Quando leggemmo il disiato riso
esser basciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,
la bocca mi basciò tutto tremante.
Galeotto fu il libro e chi lo scrisse:
quel giorno più non vi leggemmo avante”
Dante, Divina Commedia, V canto,
vv.127-138
I
versi di Dante nel V canto della Divina Commedia, citano l’amore adulterino tra
Ginevra, moglie di re Artù e Lancilotto, il più fedele dei cavalieri della
tavola rotonda; Galeotto, siniscalco della regina Ginevra, la spinge a baciare
Lancillotto, superando le sue titubanze, mentre Lancillotto le sta di fronte
pallido e tremante, incapace di parlare per la commozione.
La
loro storia d’amore è l'esempio perfetto dell'amor cortese, vale a dire l'amore
adultero fra un nobile cavaliere e una dama, tema del ciclo carolingio, che si approfondisce
in Francia nel XI secolo d.C. La loro amore non può vivere alla luce del giorno
perché costituisce sia un tradimento coniugale e sia un tradimento di amicizia. Lancillotto
del Lago è il più valoroso Cavalieri della Tavola rotonda, segretamente
innamorato di Ginevra, mentre lei all’inizio non si accorge di questa passione
e considera Lancillotto quasi un fratello.
La
vicenda si sviluppa con il rapimento di Ginevra da parte del malvagio Meleagant
che porta la regina in un castello impenetrabile, molti cavalieri partono per
liberarla. Durante il loro cammino si presentano diversi ostacoli da superare,
ma alla fine Lancillotto riesce a portare in salvo la regina. Tra i due inizia
una relazione adulterina, ma alla fine i figli rivelano a re Artù l’adulterio
dell’amata e Lancillotto scoperto fugge, mentre Ginevra viene condannata al
rogo.
Il
cavaliere per impedire la morte dell’amata assalta la corte, durante la
battaglia muoiono molti cavalieri di Artù, la vicenda indebolisce
inevitabilmente l’equilibrio del regno di Camelot. Lancillotto sopravvive a re
Artù e trascorre la sua vecchiaia da eremita. La
storia di Lancillotto e dei cavalieri della tavola rotonda è stata sviluppata
da diversi autori e le sue avventure sono state raccontate in modo differente.
La
vicenda di quest’amore infedele ha ispirato diversi pittori, letterati, e anche
il cinema, ricordiamo il film del 1995 con Richard Gere, “Il primo cavaliere”
del regista Jerry Zucker.
Soria D'amore veramente affascinante che forse ai nostri tempi non si verificano più
RispondiEliminaLibro lancillotto Ginevra e Re Artu
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