Coppie celebri: l’amore pastorale di Dafne e Cloe
Duemila
anni fa Longo, detto il sofista,
scrive un romanzo greco “Le avventure pastorali di Dafne e Cloe”; è il primo
romanzo del genere “pastorale”, pastorale
perché la vicenda si svolge tra i pastori e perchè si racconta una storia
pulita, che parla di sentimenti semplici.
La
storia d’amore è ambientata nell’isola di Lesbo, i due giovani (entrambi
trovatelli) vengono allevati dai pastori di due vicine case e progressivamente
i due pastori scoprono l’amore.
La
peculiarità dell’opera è nella evoluzione
psicologica dei protagonisti, analizzata nello svolgersi delle stagioni
mentre l’amore si affaccia nelle loro anime ingenue fino a scoprirlo nella sua piena
passionalità.
I
due fanciulli trascorrono le giornate insieme e vivono diverse disavventure, tra
cui il rapimento di Cloe da parte
dei Metimnesi, la fanciulla viene poi liberata grazie all’intervento di Pan.
Successivamente
la ragazza riceve numerose proposte di
matrimonio da vari pretendenti, il padre di lei decide di concederla in
sposa al più ricco di questi giovani. Dafne disperato riceve l’aiuto delle
ninfe che gli indicano il luogo in cui può trovare un discreto bottino, frutto
di un naufragio. Dafne grazie al denaro, finalmente ottiene la promessa del matrimonio con Cloe che si
celebrerà in autunno. Dopo diverse peripezie Dafne viene riconosciuto dal suo
vero padre, ma in occasione dei festeggiamenti la fanciulla sentendosi
dimenticata da Dafne si allontana nei pascoli e un bovaro innamorato della
fanciulla, approfitta dell’occasione e la rapisce, tuttavia la giovane viene
salvata da un conoscente di Dafne e finalmente i due si riabbracciano.
Il padre di Cloe svela le vere origini della
fanciulla che viene poi riconosciuta dai veri genitori e alla fine del romanzo
le famiglie approvano il matrimonio ed i due si sposano, ma anche se di nobili origini gli sposi decidono di
vivere insieme ai loro due figli nel luogo in cui sono cresciuti.
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