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Viola del pensiero, il fiore dell’amore romantico

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E l'imperiale sacerdotessa potè proseguire indisturbata,intrattenendo le sue verginali meditazioni ,senza sentire risvegliarsi in lei alcun sentimento d'amore. Pure non mi sfuggì il punto dove andò a cadere il dardo di cupido: ed esso cadde su un piccolo fiore dell'occidente ,che prima era bianco come il latte,ed ora è invece tutto vermiglio per la sua ferita d'amore: e le fanciulle lo chiamano viola del pensiero. Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare Questo minuto e tenero e fiore che al suo apparire regala una nota di colore al verde scenario della natura e chiamato dai francesi “ pensèe ”, esso racchiude in un’unica corolla diverse tonalità di viola, ecco perché il suo nome evoca la facoltà più alta dell’uomo, quella del pensiero . Fin dai tempi dei Greci e dei Romani questo fiore fu apprezzato per la sua eleganza e la grazia, il suo nome come pure la sua forma arcaica “Vivuola” prende origine dal verbo “vivere”, nell’accezio

Lettera d’amore di Napoleone a Giuseppina di Beauharnais

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Napoleone Bonaparte fu un uomo potente, si sposò due volte ma ebbe numerose amanti. La sua storia d’amore più importante fu quella consumata con Giuseppina di Beauharnais , la donna era stata precedentemente sposata con Alessandro di Beauharnais, dal quale ebbe due figli: Eugenio e Ortensia. Dopo la morte del marito, nel 1795 incontrò Napoleone Bonaparte che chiese la sua mano nel 1796.  I due si sposarono il 5 marzo del 1796, ma inizialmente la donna era meno innamorata di Napoleone, lo stesso anno iniziò una relazione adulterina con un aristocratico mentre Napoleone ricambiò il favore, e prese come amante la moglie di un giovane ufficiale. Nonostante le scappatelle di entrambi, Napoleone nutriva un vero sentimento nei confronti della sua sposa, confermato anche dalle numerose lettere che le scriveva, infatti le sue ultime parole dell'Imperatore furono: “Francia, l'esercito, il comando dell'esercito, Giuseppina.” Primavera 1797 Non ti amo più; al contra