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Le frasi d’amore tratte dalle canzoni di Renato Zero

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Renato Zero è una delle più belle voci italiane che negli anni settanta ha stupito con i suoi look stravaganti e che ancora oggi è in grado di   regalare tante emozioni con la sua musica. Considerato da alcuni un vero e proprio poeta per i testi di alcune sue canzoni, a volte è difficile estrapolare una frase rilevante dalle sue canzoni   perché per comprenderne la profondità è necessario leggere tutto   il testo. Per quanto riguarda la sua vita privata , Renato nel 2003 ha adottato un figlio , Roberto Anselmi Fiacchini, che lo ha reso nonno di due nipotine, Ada e Virginia. Per i look eccentrici, per i testi di alcune canzoni e per i suoi comportamenti è stato percepito come omosessuale, ma lui ha affermato di essere eterosessuale. Le relazioni rese pubbliche sono quelle con la sua segretaria Lucy Morante e con Enrica Bonaccorti. Sono stato invadente, eccessivo lo so, il pagliaccio di sempre, anche quello era amore però..    da: Cercami Aggrappato alle tue lacri

Poesia d’amore: Sabbie mobili di Jacques Prevert

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Dèmoni e meraviglie Venti e maree S'è ritirato già il mare in lontananza E tu Come alga dolcemente dal vento accarezzata Nelle sabbie del letto ti agiti sognando Dèmoni e meraviglie Venti e maree Il mare s'è ritirato già in lontananza Ma nei tuoi occhi socchiusi Due piccole onde son rimaste Dèmoni e meraviglie Venti e maree Due piccole onde per farmi annegare .

Poesia d’amore: Baciami di Jacques Prevert

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In un quartier della ville Lumiere Dove fa sempre buio e manca l'aria E d'inverno come d'estate è sempre inverno Lei era sulle scale Lui accanto a lei e lei accanto a lui Faceva notte C'era un odore di zolfo Perché nel pomeriggio avevano ucciso le cimici E lei gli diceva è buio qui Manca l'aria E d'inverno come d'estate è sempre inverno Il sole del buon Dio non brilla da noi Ha fin troppo lavoro nei quartieri ricchi Stringimi tra le braccia Baciami Baciami a lungo Baciami Più tardi sarà troppo tardi La nostra vita è ora Qui si crepa di tutto Dal caldo e dal freddo Si gela si soffoca Manca l'aria Se tu smettessi di baciarmi Credo che morirei soffocata Hai quindici anni ne ho quindici anch'io In due ne abbiamo trenta A trent'anni non si è più ragazzi Abbiamo l'età per lavorare Avremo pure diritto di baciarci Più tardi sarà troppo tardi La nostra vita è ora

Poesia d’amore: Solo ieri di Mirella Santamato

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Solo ieri eri nel mio profondo divenire. Solo ieri la tua pelle scaldava la mia. Solo ieri eri pasto abbondante al quale nutrire il mio amore. Oggi, solo avanzi.

Il libro d’amore: La Signora delle Camelie di Alexander Dumas

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Chi non conosce la Signora delle Camelie? E’ il titolo del più celebre romanzo di  Alexander   Dumas  figlio ed anche la storia che ha ispirato Giuseppe Verdi per una delle sue opere più conosciute: La traviata. L’indubbio successo del romanzo è sicuramente legato al personaggio femminile , capace di passare di nome in nome, da Marguerite (nel romanzo di Dumas) a Violetta (nell’opera verdiana) senza perdere la sua identità, nella trama si intrecciano passione, amore, costrizioni sociali e morte. La protagonista “si consuma” per amore fino alla morte come una martire. La vicenda è ambientata nel 1847 a Parigi , il narratore (Manon Lescaut) acquista presso un’asta dei beni posseduti da Marguerite Gautier , famosa cortigiana parigina, si aggiudica un libro che reca sulla prima pagina una curiosa dedica firmata da Armand Duval , incuriosito Manon comincia ad indagare fino a quando non conosce Armand Duval. L’uomo lo implora di vendergli il libro in quanto costituisce un p

Poesia d’amore: Attesa di Vincenzo Cardarelli

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Oggi che t’aspettavo non sei venuta. La tua assenza so quel che mi dice, la tua assenza che tumultuava, nel vuoto che hai lasciato, come una stella. Dice che non vuoi amarmi. Quale un estivo temporale s’annuncia e poi s’allontana, così ti sei negata alla mia sete. L’amore sul nascere, ha di quest’improvvisi pentimenti. Silenziosamente ci siamo.   Amore, amore, come sempre, vorrei coprirti di fiori e d’insulti . Vincenzo Cardarelli

Poesia d’amore: A mia moglie di Umberto Saba

Tu sei come una giovane una bianca pollastra. Le si arruffano al vento le piume, il collo china per bere, e in terra raspa; ma, nell'andare, ha il lento tuo passo di regina, ed incede sull'erba pettoruta e superba. È migliore del maschio. È come sono tutte le femmine di tutti i sereni animali che avvicinano a Dio. Così se l'occhio, se il giudizio mio non m'inganna, fra queste hai le tue uguali, e in nessun'altra donna. Quando la sera assonna le gallinelle, mettono voci che ricordan quelle, dolcissime, onde a volte dei tuoi mali ti quereli, e non sai che la tua voce ha la soave e triste musica dei pollai. Tu sei come una gravida giovenca; libera ancora e senza gravezza, anzi festosa; che, se la lisci, il collo volge, ove tinge un rosa tenero la tua carne. Se l'incontri e muggire l'odi, tanto è quel suono lamentoso, che l'erba strappi, per farle un dono. È così che il mio dono t'offro quando sei triste. Tu sei

Poesia d’amore: Rimani di G. D’Annunzio

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Rimani! Riposati accanto a me. Non te n' andare. Io ti veglierò. Io ti proteggerò. Ti pentirai di tutto fuorché di essere venuta a me, liberamente, fieramente. Ti amo. Non ho nessun pensiero che non sia tuo; non ho nel sangue nessun desiderio che non sia per te. Lo sai. Non vedo nella mia vita altra compagna, non vedo altra gioia... Rimani. Riposati. Non temere di nulla. Dormi stanotte sul mio cuore... G. D'Annunzio

Poesia d’amore: Il giardino di Jacques Prevert

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Mille anni e poi mille Non possone bastare Per dire La microeternita' Di quando m' hai baciato Di quando t' ho baciata Un mattino nella luce dell' inverno Al Parc Montsouris a Parigi A Parigi Sulla terra Sulla terra che e' un astro. Jacques Prevert

Poesia d’amore: I ragazzi che si amano

I ragazzi che si amano si baciano in piedi Contro le porte della notte E i passanti che passano li segnano a dito Ma i ragazzi che si amano Non ci sono per nessuno Ed è la loro ombra soltanto Che trema nella notte Stimolando la rabbia dei passanti La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno Essi sono altrove molto più lontano della notte Molto più in alto del giorno Nell'abbagliante splendore del loro primo amore Jacques Prevert