Coppie Celebri: Enea e la regina Didone, un amore maledetto
L'altra è colei che s'ancise amorosa,
E ruppe fede al cener di Sicheo
(Dante,
Divina Commedia, Inferno, canto V)
Dante
nella sua Divina Commedia colloca Didone nel Canto V, nel girone dei lussuriosi
insieme a Paolo e Francesca perché unendosi insieme a Enea aveva tradito la memoria
del marito morto, Sicheo.
La
regina Didone non riesce ha sopravvivere al dolore procurato da Enea per il suo
abbandono e preferisce togliersi la vita.
La vicenda d'amore
Virgilio
nel IV libro dell’Eneide racconta la vicenda d’amore tra Enea e Didone. L’eroe traiano protetto da
Poseidone riesce a fuggire dalla città di troia, distrutta dall’assedio dei
greci, l’uomo porta in salvo il vecchio padre, Anchise e il figlio Ascanio.
Dopo un lungo peregrinare giunge sulle coste africane, a Cartagine dove viene
accolto insieme ai suoi compagni dalla regina Didone; la donna è vedova,
giovane e sola perché in memoria del marito Sicheo aveva rifiutato tanti
pretendenti. Enea racconta alla regina
le vicende vissute dopo la fuga da Troia e per opera di Cupido tra i due nasce
un sentimento d’amore, Didone è inizialmente confusa e insicura di fronte a
questa situazione, ma dopo essersi confidata con la sorella Anna si lascia
andare al sentimento.
Durante una battuta di caccia, scoppia un temporale ed
Enea e Didone si rifugiano in una grotta, appartati nella caverna consumano il loro amore. La
regina è travolta dalla sua passione per Enea, anche Enea è in preda alla
passione fino a quando Giove manda Mercurio dal figlio di Anchise. Il
messaggero degli dei ricorda al figlio di Venere la sua missione, fondare una
città ma non in Africa bensì nel Lazio, in Italia.
Enea torna in sé e prepara,
senza avvisare la regina, la sua partenza, Didone grazie al suo intuito
femminile intuisce la situazione ed affronta il suo amante, lo supplica di
restare, e gli rinfaccia che lei li ha accolti nella sua città, mentre adesso l’eroe
traiano la ripaga con il tradimento, Enea non ascolta nessuna ragione e replica
che il Fato gli ha dato una missione che deve portare a compimento.
Quando la regina
vede le navi allontanarsi, disperata e delusa si uccide con la spada che le
aveva regalato Enea e poi morente si butta sul fuoco di una pira sacrificale preparata
con tutto quello che il suo ex amante ha lasciato sul letto nuziale. L’eroe
traiano, dopo aver abbandonato la regina di Cartagine e la passione troppo
avvolgente, sbarca sulle coste del Lazio, dove il re Latino, gli promette in
sposa sua figlia Lavinia.
L’amore
tra Didone ed Enea era destinato a morire perché l’eroe era schiavo del Fato.
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