Lettera d’amore di Enrico VIII ad Anna Bolena

Negli anni venti del sedicesimo secolo Enrico VIII Tudor scriveva delle lettere d’amore da per l’allora dama di corte, Anna Bolena. Il re d’Inghilterra non era single, la sua consorte Caterina D’Aragona di Spagna, purtroppo non era riuscita a dargli un erede maschio, ma soltanto una femmina ed aveva avuto diversi aborti.  Il re dilaniato dal desiderio di un figlio maschio a poco a poco si allontanò dalla moglie e la ripudiò, inoltre la sua richiesta di annullamento del matrimonio venne rifiutata dal Papa, ma Enrico non accettò il suo rifiuto e il conflitto con Roma si concluse con lo Scisma Anglicano. Nel frattempo Enrico si era invaghito di Anna Bolena, una donna molto ambiziosa.


Dama di corte della regina Claudia di Francia, quando era ancora un’adolescente, la giovane si ritrovò a 20 anni presso la corte del re Enrico VIII. Anna era attraente ed intelligente, ma non bella, aveva carisma ed era magra ed elegante. Il desiderio di avere un figlio maschio e l’amore per Anna spinsero il re alla rottura con la Chiesa Cattolica Romana.  Finalmente nel 1533 Anna diventa regina d’inghilterra, ma la sua storia non ebbe un lieto fine, infatti il re la farà decapitare nel maggio del 1536 con l’accusa di adulterio ed incesto. Anna aveva molti nemici in Inghilterra e fu la seconda delle sei mogli di Enrico VIII, ma fu molto importante nella storia dell’Inghilterra perché molti anni dopo la sua morte, sua figlia diventò la regina Elisabetta I.



Riflettendo sul contenuto delle vostre lettere, mi sono procurato una grande agonia; non sapendo come interpretarle, se a mio svantaggio, come si può vedere in alcune righe, o a mio vantaggio in altre.
Vi scongiuro con tutto il mio cuore di lasciarmi conoscere appieno le vostre intenzioni sul nostro amore; la necessità mi costringe a pietire da voi una risposta, essendo stato colpito da più di un anno dal dardo dell'amore, e non sapendo se ho fallito oppure ho trovato un posto nel vostro cuore e nei vostri affetti, il che mi ha certamente trattenuto per un periodo dal chiamarvi mia amante, dal momento che se voi mi amate solo di un amore comune questo termine non vi si addice, visto che rappresenta una posizione eccezionale; ma se vi piace assolvere al dovere di una vera, leale amante e amica, e darvi anima e corpo a me, che sono stato, e sempre sarò, il vostro servitore leale (se il vostro rigore non me lo impedirà), vi prometto che non solo il nome vi sarà dovuto, ma anche che vi prenderò come mia unica amante, allontanando tutte le altre salvo voi stessa dal mio cuore e dalla mia mente, che servirà voi sola; vi prego di dare una risposta completa a questa goffa lettera, di dirmi fino a che punto e in che cosa posso sperare; e se non vi piacesse rispondermi per iscritto, di indicarmi qualche luogo dove io possa avere una risposta a voce, luogo che io cercherò con tutto il mio cuore.
Non vado oltre per paura di annoiarvi.
Scritto dalla mano di colui che vorrebbe rimanere il vostro.

Fonte: Lettere d'amore di Enrico VIII ad Anna Bolena
traduzione e cura di Iolanda Plescia,
con un saggio di Nadia Fusini
Nutrimenti, 2013, Roma
ISBN 9788865942550

Foto:www.wikipedia.org


Commenti

Post popolari in questo blog

10 anni di matrimonio: Nozze di Stagno

La love story tra Mina e Corrado Pani

50 anni di matrimonio, Nozze d’Oro